SAN GIORGIO CANAVESE: fascino nobiliare
San Giorgio Canavese si adagia sulle pendici della fascia collinare che chiude a sud l'Anfiteatro Morenico di Ivrea. Ricco di storia, fu nel passato un importante centro di commercio di riferimento per il territorio del Canavese. Nel centro storico troviamo il Castello che appartenne ai Conti di Biandrate; poco distante Villa Belloc, villa fatta costruire dalla cantante lirica rossiniana Teresa Belloc Giorgi, alla quale è stato intitolato il teatro comunale presente nel centro storico e recentemente ristrutturato; il museo etnografico “Nòssi Ràis” dove è contenuto uno dei primi modelli della “Michela”, una macchina fonostenografica che prende il nome dal suo inventore Antonio Michela Zucco, utilizzata ancora oggi -nelle versioni più recenti- presso Senato della Repubblica.
Punto di riferimento per i sangiorgesi e per gli abitanti dei comuni limitrofi il Santuario della Madonna di Misobolo, raggiungibile preferibilmente a piedi per godere della vista della coltivazione del vitigno autoctono “Erbaluce”, da cui viene prodotto l’omonimo vino declinato nelle tre versioni fermo, spumante e passito. E’ possibile godere della natura che caratterizza il paese, attraverso una ricca rete sentieristica che si può vivere con passeggiate a piedi, a cavallo, in bicicletta, anche lungo le sponde del Canale di Caluso (detto anche Brissacca, dal nome del generale che lo ha progettato nel 1500 circa), torrente che nasce a Spineto di Castellamonte da una diramazione del torrente Orco. Una rilevante nota di interesse verso la frazione Cortereggio, dove viene coltivata la Piattella, un fagiolo autoctono presidio Slow Food.