A dominare il borgo è il gigantesco castello Normanno-Svevo-Aragonese, con il suo complesso di torri e mura tuttora intatto. Fortemente voluto dal vescovo di Benevento nel IX secolo, venne edificato dai Longobardi e ampliato, in seguito, dai Normanni.
Caratteristico è, infine, il rione antico Junno, con il suo insieme di casette bianche a schiera, nate come rifugio per i pellegrini di San Michele. Come in tutta la Puglia, ormai tra le regioni Italiane più amate da Vip e Celebrità del mondo intero, anche Monte Sant’Angelo sarà un borgo da vivere come un «local», perché la qualità della vita, delle tradizioni e dei sapori vi farà amare il semplice essere lì, a godere della natura e dell’autenticità di un soggiorno chic&slow.
Terminata la vostra visita al santuario, ha inizio per i turisti un nuovo pellegrinaggio: quello culinario.
Infatti, come ogni paese pugliese che si rispetti, anche Monte San Michele si conferma sinonimo garantito di deliziosa cucina tradizionale. Qui potrete godere della freschezza e della genuinità unica degli ingredienti del Tavoliere, tradotti in ricette della tradizione contadina.
Da provare è sicuramente il tipico pancotto, una sostanziosa zuppa a base di verdure e pane raffermo.
O ancora il tandem vincente “fave e cicorie”, in cui il sapore deciso e pungente della verdura si contrappone al gusto dolce e vellutato del legume in purea. Due prodotti tipici delle campagne circostanti sono le mandorle e il miele di foresta, entrambi impiegati nella realizzazione di due dessert cardine della cucina di Monte Sant’Angelo: le ostie ripiene e le più famose cartellate.