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Aglianico da degustare nel cuore del Vulture 

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Il terroir vulcanico è per il vino un presupposto di unicità. Pochi vitigni hanno radici così fortunate da assorbirne le note e i minerali e per questo, ai piedi del Monte Vulture in Basilicata, l’azienda Le Cantine del Notaio è un simbolo di eccellenza e tradizione vitivinicola

L’origine vulcanica e le millenarie cantine sotterranee in tufo garantiscono un’esperienza di Aglianico del Vulture tutta da provare in loco. 

Ne abbiamo parlato con Gerardo Giuratrabocchetti, un uomo che ha fatto della viticoltura una vera e propria missione, con un occhio rivolto alla tradizione e l’altro all’innovazione. Lo abbiamo incontrato per conoscere le meraviglie per il palato delle degustazioni in cantina. 

Innanzi tutto, qual è il livello di connessione tra la vostra produzione e il territorio del Vulture?

È un legame indissolubile. Il Monte Vulture è un antico vulcano spento che dona al vino mineralità, complessità e una spiccata longevità. 

L’Aglianico, che coltiviamo con grande rispetto per l’ambiente e per la tradizione, è profondamente legato a queste terre. 

La nostra missione è quella di esaltarne la peculiarità e far conoscere il territorio di Vulture attraverso il vino.


È possibile toccare con mano questa tradizione?


Assolutamente, le cantine sono visitabili su prenotazione con degustazione inclusa. Sul nostro sito è possibile acquistare un biglietto digitale per poi essere contatti e scegliere la data che si preferisce. Ogni esperienza prevede la visita guidata alle antiche grotte di tufo con la degustazione di diversi vini e prodotti tradizioni della zona per provare il miglior abbinamento cibo vino. La degustazione in cantina, poi, ha dei rituali che gli appassionati conoscono bene: il tipo e lo stato dei bicchieri, la certezza della bottiglia giusta, non compromessa da tappo, movimento o conservazione inappropriata, la sequenza corretta dei sorsi affinché i sapori non si coprano. Una degustazione in cantina è apprendimento per la custodia e la migliore espressione del vino anche a casa.

Quali innovazioni avete introdotto nella vostra cantina per coniugare tradizione e modernità?


Anche se il nostro approccio è fortemente ancorato alla tradizione, abbiamo investito in tecnologie avanzate per la vinificazione e la coltivazione sostenibile. Ad esempio, il mantenimento delle antiche grotte di tufo vulcanico garantisce naturalmente alle bottiglie una temperatura e un’umidità ottimali per l’invecchiamento.

Quali sono i vostri obiettivi futuri?

L’obiettivo principale è continuare a crescere, senza mai perdere di vista la qualità. Puntiamo a consolidare la nostra presenza sui mercati internazionali, promuovendo l’Aglianico del Vulture come un vino di eccellenza, ambasciatore della Basilicata. Vorremmo anche ampliare la nostra  

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